Moria dei fichi: il responsabile non è il Punteruolo nero ma è un Cerambice.
In riferimento all’articolo apparso ieri, mercoledi 1 settembre, “Nuovo allarme per il Punteruolo nero “Attacca gli alberi di fico e crea danni”” da parte di Legambiente Puglia, tengo a precisare che i fichi che stanno morendo a Guagnano e paesi limitrofi non sono stati attaccati dal Punteruolo nero (Aclees taiwanensis) ma da un Cerambice ad oggi ancora da determinare. Quello che ho scritto nell’articolo del 29 luglio u.s. nella pagina redazionale del Nuovo Quotidiano di Puglia: “Il 23 luglio scorso siamo stati contattati dal Sig. Vito Ingrosso da Guagnano (LE) per una consulenza fitopatologica su alcuni esemplari di fico di sua proprietà. I sopralluoghi sono stati effettuati il 24 e il 26 luglio, in contrada Volpe-Pigno. Riguardo la moria dei fichi, I fichi interessati sono tre di circa 50 anni. Di questi uno è del tutto secco (vedi foto 1),
(foto 1)
mentre gli altri due presentano rami con fogliame clorotico o in via di disseccamento. I tronchi presentano evidenti fori circolari di sfarfallamento di insetti xilofagi, del diametro di circa 5-7 mm. Sotto la corteccia secca si osservano tracce di vecchie gallerie ripiene di segatura.
Sulle porzioni di corteccia ancora vitale sono presenti piccoli fori di
areazione, con emissione di rosura fresca. Scortecciando le parti interessate sono state rinvenute larve di Cerambicidi della lunghezza di circa 2,5 cm, di colore biancastro, con sfumature arancio-ocracee al protorace che è leggermente più largo, rosate nei segmenti successivi e grigiastre, in trasparenza, negli ultimi 4-5 uriti. La testa, tipicamente infossata nel protorace, e le robuste mandibole sono di colore bruno-rossastro, mentre il labbro superiore, le mascelle e il labbro inferiore sono molto più chiari. Il corpo è pressoché cilindrico e non presenta zampe o pseudozampe ma solo sporgenze ventrali con funzione ambulacrale (movimento).
Su di esso si osservano corti peli di colore bruno rossastro” descrive puntualmente la tipica larva di un Cerambicide (vedi foto 2)
(foto 2)
che non ha nulla a che vedere con quelle del Punteruolo nero del fico che invece è un Curculionide (vedi foto 3).
(Foto 3)
Queste ultime invece sono brevi, grosse e arcuate, di colore bianco-giallastro, lunghe massimo 1,5 cm. La precisazione è doverosa trattandosi di insetti con abitudini e cicli biologici diversi, seppure entrambi molto dannosi. Anche nei sopralluoghi effettuati successivamente sono state ritrovate le medesime larve che il Dirigente del Servizio Fitopatologico di Lecce le ha prelevate per cercare di far individuare la specie dagli organi competenti. Ciò è alquanto difficile in quanto le larve di insetti della stessa famiglia sono molto simili tra loro. Per questo motivo il sottoscritto, per catturare eventuali adulti sfarfallati, ha avvolto il tronco del fico morente, da cui sono state prelevate le larve, da una rete fitta metallica per zanzariere. Questa ha interessato circa 1,2 mt di fusto e alle due estremità, per garantire la chiusura ed evitare la fuga di eventuali insetti, sono state usate fasce di fibra sintetica, serrando il tutto con filo di ferro plastificato (vedi foto 4).
(Foto 4)
Giorni dopo è stato effettuato il medesimo lavoro al tronco di due fichi sofferenti notevolmente infestati sempre in contrada Volpe-Pigno. Questi vengono ispezionati giornalmente per controllare e prelevare eventuali insetti adulti intrappolati per poter risalire alla specie responsabile.
Ciò è importante per poter formulare un corretto programma di difesa
dei nostri fichi, prevenendo e/o curandoli dall’infestazione che si è verificata.
Percorrendo la strada per Guagnano, lungo la circonvallazione di Salice salentina e precisamente all’altezza dell’uscita per Carmiano, il sottoscritto ha osservato tre fichi adulti disseccati e diversi altri in grave sofferenza, con una sintomatologia perfettamente uguale ai fichi di Guagnano. A tutt’oggi non siamo riusciti a catturare qualche adulto. Giorni fa il Sig. Enzo Murrone mi ha contattato per una moria di fichi di sua proprietà in agro di Trepuzzi, contrada Mazzapinta con una sintomatologia molto simile a quella descritta per i fichi di Guagnano.
Mi ha inviato alcune foto di cui un fico di 70 anni disseccato nel giro di pochi mesi, particolari di piante infestate e molto sofferenti e di alcuni insetti catturati ma non conservati. Queste ultime non sono molto nitide ed è difficile la determinazione del parassita (vedi foto 5).
(Foto 5)
Si tratta di un Coleottero, lungo circa 2 cm, di colore bruno grigiastro, con zampe e antenne bruno-rossastre e dalle foto non si osservano colorazioni particolari sul corpo.
Tutte le foto sono state inviate agli organi competenti.
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Dott. Agronomo Vincenzo Mello