Febbraio è il mese ideale per potare le rose e le ortensie proprio perché sono in riposo vegetativo. Ovviamente al Nord e qualora il clima fosse un po’ più rigido, occorre ritardare l’operazione ai primi di marzo. Dobbiamo considerare, prima di tagliare, l’età della pianta. Si iniziano le potature da quando la pianta ha almeno due anni. Vediamo di seguito come e dove apportare il taglio per poi avere una fioritura più rigogliosa.

La potatura invernale delle rose

Per prima cosa dovremo scegliere le giuste forbici per potare. Come abbiamo visto in un articolo precedente, la forbice giusta è quella a doppia lama tagliente per i rami legnificati, ottima anche per quelli ancora verdi. Ricordiamoci che le cesoie vanno disinfettate per non trasmettere malattie e parassiti da altre piante. Basterà passare le lame con carta asciugamano imbevuta di alcol denaturato.

Come scegliere i rami della rosa da potare?

Per prima cosa procederemo a ripulire i rami completamente secchi e di colore grigio che quindi potremo tagliare alla base. Conserveremo invece, i rami verdi e rossicci.  Procederemo poi, selezionando i rami o parti di essi che si rivolgono verso l’interno. Il criterio della potatura sarà quello di creare uno spazio libero all’interno della rosa. La forma che dovremo cercare di ottenere è simile ad un vaso, con l’interno cavo. Per quanto riguarda le gemme dovremo individuare quelle che puntano verso l’esterno. Quando noteremo una ramificazione di cui un ramo punta verso l’interno ed un secondo verso l’esterno toglieremo il primo con un taglio di ritorno. Questo significa che taglieremo a circa un centimetro dal punto della biforcazione in modo che la linfa “ritorni“ al ramo che abbiamo scelto di conservare. Il taglio che va eseguito è obliquo con inclinazione della forbice con la parte alta in corrispondenza della gemma. In questo modo la pioggia o la rugiada scivoleranno dalla parte opposta alla gemma e il ramo tagliato non marcirà. Ricordiamoci che per le rose rifiorenti potremo eseguire una seconda potatura in estate in modo che da settembre riparta una seconda fioritura.

Al termine della potatura sarebbe meglio concimare il terreno con fertilizzante specifico come Energy Rosso di Flortis.

Come potare l’ortensia a febbraio

In questo articolo tratteremo dell’ortensia Macrophylla, la più diffusa in Italia. L’ortensia fiorisce sui rami dell’anno precedente. Questi si individuano perchè più vigorosi, di colore tendente al rossiccio e sulla parte terminale ci sarà una grossa gemma. I rami giovani, quindi, con la gemma apicale andranno conservati. Elimineremo dalla base i rami grigi o molto contorti e ramificati. Sui rami comunque vecchi ma da cui partono delle ramificazioni sane, andremo ad apportare un taglio contando due coppie di gemme dal basso. Andremo, infine, a pulire la base da foglie secche e monconi rinsecchiti. In questo modo forniremo aria e sole alle gemme che noteremo alla base della pianta. Il tipo di forbice da utilizzare sarà a lama passante per i rametti più sottili e doppia lama per gli altri più legnificati. Al termine della potatura, ricordiamo che è consigliabile concimare l’ortensia con un fertilizzante per acidofile come Flortis Azalee-Rododendri Concime Pellet.

Ecco quindi come potare le rose e le ortensie a febbraio ma nel caso avessi dubbi non esitare a contattare la nostra assistenza clienti. Personale attento e qualificato saprà rispondere a qualsiasi tuo quesito, mentre sul sito troverai un vasto assortimento di prodotti per il giardino.

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